Decarbossilazione della Cannabis: Guida Completa per iniziare

La decarbossilazione è un processo chimico fondamentale per attivare le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi, come THC e CBD, presenti nella cannabis. Questo processo, che avviene naturalmente con il tempo e a temperature elevate, può essere accelerato e controllato in laboratorio galenico per ottenere preparazioni a base di cannabis con la massima efficacia e sicurezza.

Cos’è la decarbossilazione?

La decarbossilazione è una reazione chimica che rimuove un gruppo carbossilico (-COOH) dalle molecole di THC e CBD. Questo processo trasforma i cannabinoidi acidi (THCA e CBDA), presenti nella pianta di cannabis grezza, nelle loro forme neutre (THC e CBD), che sono quelle che interagiscono con il nostro organismo e producono gli effetti terapeutici.

Perché decarbossilare la cannabis?

La decarbossilazione è essenziale per:

  • Attivare le proprietà terapeutiche: Solo i cannabinoidi decarbossilati (THC e CBD) interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide e producono gli effetti desiderati.
  • Aumentare la biodisponibilità: La decarbossilazione rende i cannabinoidi più facilmente assorbibili dall’organismo.
  • Migliorare l’efficienza dell’estrazione: La decarbossilazione può aumentare la resa dell’estrazione dei cannabinoidi.
  • Garantire la consistenza del prodotto: La decarbossilazione controllata permette di ottenere prodotti con un profilo di cannabinoidi standardizzato.

    Questo processo ha diversi scopi cruciali nella produzione di farmaci a base di cannabis, tra cui:

    • Coerenza del prodotto: La decarbossilazione standardizzata permette di ottenere prodotti con un profilo di cannabinoidi uniforme e prevedibile, fondamentale per garantire l’efficacia e la sicurezza delle preparazioni.
    • Aumento dell’efficienza di estrazione: Decarbossilare la cannabis prima dell’estrazione può aumentare la resa, in particolare quando si utilizzano solventi come etanolo e CO2 supercritica. Questo perché la decarbossilazione riduce il contenuto di acqua nella biomassa, permettendo ai solventi di estrarre più efficacemente i cannabinoidi.
    • Miglioramento dell’affinità di legame: La decarbossilazione può influenzare l’affinità di legame dei cannabinoidi con i recettori del nostro sistema endocannabinoide, potenzialmente aumentando l’efficacia del prodotto finale.

Metodi di decarbossilazione

Esistono diversi metodi per decarbossilare la cannabis, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi:

  • Forno tradizionale: Metodo semplice ma meno preciso, che richiede attenzione per evitare di bruciare il materiale .
  • Bagnomaria: Permette un riscaldamento più uniforme, ma è più lento.
  • Stufa Professionale: Macchina specializzata che garantisce risultati costanti e di alta qualità.
  • Stufa a vuoto: Permette di decarbossilare a temperature più basse, preservando meglio i terpeni .

Temperatura e tempo

La temperatura e il tempo di decarbossilazione sono cruciali per ottenere risultati ottimali. In generale, la temperatura ideale si aggira tra i 104°C e i 118°C, mentre il tempo varia da 30 a 60 minuti . Tuttavia, è importante sperimentare per trovare la combinazione ideale per il materiale e le esigenze specifiche.

Grafico della temperatura

Secondo uno studio del 2016 , questo grafico mostra quanto velocemente il THCA si scompone in THC e il CBDA in CBD, a diverse temperature.

Acido/cannabinoide Temperatura (ºF) Temperatura (ºC) Tempo (in minuti)
THCA/THC 230ºF 110ºC 30
265ºF 130ºC 9
CBDA/CBD 230ºF 110ºC 45
265ºF 130ºC 20

Riscaldare l’infiorescenza troppo a lungo, o ad una temperatura troppo alta, può bruciare cannabinoidi e terpeni, rendendo l’infiorescenza inefficace.
Ovviamente, quando si tratta della preparazione di cannabis medica, tempi e temperature sono precisamente riportate nelle procedure ufficiali e vanno solo minimamente ritarati in base ai parametri delle attrezzature utilizzate.

 Decarbossilazione in stufa a vuoto

Le stufe a vuoto sono particolarmente indicate per la decarbossilazione in ambito professionale, in quanto permettono di:

  • Preservare i terpeni: La decarbossilazione a vuoto avviene a temperature più basse, preservando meglio i terpeni, composti volatili che contribuiscono all’aroma e agli effetti della cannabis.
  • Aumentare l’efficienza: La riduzione della pressione accelera il processo di decarbossilazione. 
  • Controllare con precisione: Le stufe a vuoto permettono di controllare con precisione la temperatura e la pressione, garantendo risultati uniformi e riproducibili.  

Sicurezza

La decarbossilazione, soprattutto con forni o stufe, richiede attenzione e precauzioni per la sicurezza:

  • Lavorare in un ambiente sicuro e ventilato.
  • Utilizzare guanti e occhiali protettivi.
  • Monitorare attentamente il processo.
  • Seguire le istruzioni del produttore.
  • Avere a disposizione un estintore.

Conservazione

Una volta decarbossilata, la cannabis deve essere conservata correttamente per preservare la sua potenza e il suo aroma:

  • Utilizzare un contenitore ermetico.
  • Conservare in un luogo fresco e buio.
  • Mantenere una temperatura costante.
  • Monitorare i livelli di umidità.
  • Evitare l’esposizione alla luce solare.

Conclusioni

La decarbossilazione è un processo fondamentale per ottenere il massimo dalle preparazioni a base di cannabis in laboratorio galenico. Con una corretta decarbossilazione, è possibile attivare le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi, garantire la consistenza del prodotto e preservare al meglio i terpeni.

Questo articolo integra conoscenze generali con riferimenti a studi scientifici per supportare le conoscenze sulla decarbossilazione delle infiorescenze per i preparati a base di Cannabis medica.
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