Come scoprire se sei diabetico.
Diabete tra mito e realtà.
Un dato è certo. Il diabete mellito sta dilagando nel mondo.
Una crescita inarrestabile ovunque: nei paesi sviluppati, in quelli emergenti e in quelli ancora in via di sviluppo.
Si osserva che nelle zone del mondo più sviluppate (Europa, Nord America, Australia) cresce meno che in Africa, Asia e Sud America ma cresce comunque moltissimo.
Le 3 C del diabete
Questa malattia è
- comune, gli individui affetti dalla malattia nel mondo sono ormai vicini ai 400 milioni (di cui, quasi 4 milioni in Italia)e la stima è che raggiungano i 600 milioni entro il 2035
- cronica, dal diabete (tipo I) non si guarisce, bisogna imparare a conviverci.
- complessa, sistemica nell’ origine e nell’ espressione clinica. Ossia ha origine in parti del corpo diverse e colpisce regioni diverse del nostro organismo.
E’, inoltre, eterogenea ed estremamente dispendiosa, sia in termini economici che di energie profuse da chi la cura e da chi viene curato.
Ci sono molti miti sul diabete che rendono difficile per le persone credere che si tratti di una malattia grave e potenzialmente mortale. Questi miti possono creare un quadro di opinioni sul diabete non precise e, anzi, pieno di stereotipi errati. (Puoi trovarne alcune in questo articolo)
Evitiamo i malintesi
La reale gravità del diabete, risiede nelle sue complicanze.
Per citarne alcune, oltre al mancato controllo della glicemia che può portare ad effetti negativi immediati, si devono considerare anche tutti i possibili effetti a medio e lungo termine. Tra questi: retinopatia e glaucoma; insufficienza renale; neuropatia; complicanze agli arti inferiori (il cosiddetto piede diabetico); ipertensione; problemi cardiaci, sino all’infarto.
La gravità delle complicanze associate alla malattia fanno del diabete uno dei maggiori problemi sanitari su scala globale
Di fatto, il diabete provoca più morti in un anno, di quanto non facciano cancro al seno e AIDS messi insieme. Avere il diabete, quasi raddoppia le probabilità di avere un attacco di cuore. La buona notizia, se così si può dire, è che un corretto controllo della malattia, può ridurre i rischi di complicanze.
Come scoprirlo ?
I sintomi del diabete sono numerosi e molto diversi tra loro. Il fattore che accomuna, comunque, è quello di avere un valore glicemico (ossia il valore che determina quanto zucchero è presente nel sangue) oltre dei limiti di soglia; ed in particolare è sufficiente che:
- la glicemia a digiuno (da più di 8 ore) sia uguale o superiore a 126 mg/dl
- la glicemia in qualsiasi altro momento della giornata sia superiore a 200 mg/dl e che sia accompagnata da alcuni sintomi tipici (sudorazione a riposo, sete, frequente bisogno di urinare)
- la glicemia sia superiore a 200 mg/dl durante un test (curva da carico glicemico) che si effettua somministrando una certa quantità di glucosio e valutando i valori sanguigni nell’arco di alcune ore
- il valore di emoglobina glicata (ossia legata allo zucchero, che indica una media dei valori della nostra glicemia nell’arco di tre mesi) sia uguale o superiore al 6,5%
E per concludere
Ogni anno nel mondo (a metà novembre) si celebra la giornata mondiale del diabete (sito), e per la durata di una settimana, vengono promosse tutta una serie di iniziative per aumentare la sensibilità pubblica sulla malattia.
- 1 adulto diabetico su 2 non sa di esserlo, convive cioè con un diabete asintomatico o non ancora diagnosticato.
- Durante il mese di Novembre viene promossa una campagna di screening del diabete, con un semplicissimo prelievo dal dito.
- Se vuoi controllare il tuo valore glicemico, puoi chiedere al tuo farmacista un kit per la misurazione domiciliare e, insieme al tuo medico, iniziare rapidamente una fase di controllo dei valori giornalieri,