Il bagno e la congestione
LA PRIMA CAUSA DI MORTE IN ITALIA…IL BAGNO A MARE DOPO MANGIATO!!!
“Non farti il bagno dopo mangiato che ti viene la congestione”
Oltre alle immancabili hits musicali è questo il vero tormentone dell’estate.
Diciamoci la verità, siamo tutti cresciuti con questo mito.
Ma è davvero così pericolosa questa fantomatica “congestione post-prandiale”, la “mappazza”(…quel vago senso di pienezza) per dirla alla siciliana?
Di che parliamo?
Mi pare opportuno chiarire in primis che la denominazione “congestione”, riferita a questa specifica situazione, è un termine improprio, ma per evitare di complicare il discorso lo prenderemo per buono.
In pratica, succede che, per un raffreddamento improvviso dovuto all’impatto della pelle con l’acqua fredda, si genera un riflesso che si definisce “vagale”, che consiste in una momentanea riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Se questo fenomeno dura più di qualche secondo, si crea una situazione di minor afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, al cervello, che può portare a perdita di coscienza. E’ intuitivo capire che, che se questo si verifica lontano dalla riva può portare, fortunatamente in rari casi, all’annegamento (la reale causa della morte).
La digestione
L’essere in fase digestiva, per una serie di motivi, può favorire l’insorgere di questo meccanismo riflesso. In tutti i casi, per l’esposizione (soprattutto brusca) alle basse temperature si verificano dei fenomeni di ridistribuzione del sangue, che in quel momento è, per una buona percentuale, dirottato verso l’apparato digerente. Questo, da una parte, impedisce i fisiologici meccanismi di adattamento al freddo; dall’altra, invece, interferisce col “lavoro” della digestione: malessere, crampi, mal di stomaco, diarrea e vomito sono i disturbi che possono presentarsi in questi casi.
Inconvenienti che se si presentano mentre ci troviamo in acqua alta possono costituire un serio rischio. Simile situazione -in verità- si può verificare se vengono introdotte bevande molto fredde durante la digestione o quando si è molto accaldati (altro mito di mamme e nonne: Non bere l’acqua ghiacciata che ti fa male…!).
Nel primo caso (a stomaco pieno,cioè) si possono presentare gli stessi disturbi che si hanno immergendosi di colpo in acqua fredda, mentre nel secondo (se siamo molto accaldati) lo shock termico potrebbe attivare i riflessi vagali fino al verificarsi di una sincope, ovvero una transitoria perdita di coscienza. In soggetti predisposti, con problemi cardiaci, il brusco abbassamento della frequenza cardiaca, che nei soggetti sani si risolve spontaneamente, potrebbe risultare fatale.
COME COMPORTARCI ALLORA?
“Sì alla prudenza e no al terrorismo”: sarebbe opportuno dire, quando non sappiamo se possiamo buttarci in acqua oppure no. Se abbiamo consumato un panino leggero, e ci immergiamo con calma, possiamo andare tranquilli.
Se ci siamo lasciati allegramente andare con teglie di anelletti al forno e parmigiana di dimensioni tali da poter sfamare tutta la spiaggia, accompagnate da contorno di caponata d’ordinanza e, per finire, abbiamo buttato nello stomaco pure l’immancabile anguria fredda, PROBABILMENTE qualche problemino potremmo averlo.
Conclusioni
- aspettare qualche ora,
- immergersi piano,
- bagnarsi poco per volta per evitare il brusco sbalzo di temperatura,
- non allontanarsi troppo dalla riva.
Ma sappiate che anche se il nostro apparato digerente stesse tentando di smaltire un ristorante intero, qualora dovesse capitare di bagnarci sulla riva, o di essere investiti da qualche schizzo d’acqua, la nostra incolumità non sarebbe a rischio.
Inoltre, riguardo all’ancestrale quesito “Quante ore devono passare?” va detto che la digestione è un fenomeno molto soggettivo che varia da persona a persona, da stomaco a stomaco. Altro fattore fondamentale è che nessuno conosce il proprio corpo e le sue reazioni come se stesso, quindi stare attenti ai piccoli disturbi e riconoscere i sintomi, tenendo presenti i propri limiti rappresenta un ulteriore sistema di sicurezza
E adesso, mi sa che visto il periodo, sia proprio ora di andarsi a buttare in acqua!