Eosina, nuovi utilizzi.

L’eosina un colorante di contrasto conosciuto anche per le sue applicazioni in dermatologia
infatti è utilizzato in istologia per effettuare la colorazione del citoplasma, per il riconoscimento dei tessuti. È, infatti, il più importante colorante citoplasmatico e rappresenta il metodo di contrasto di elezione dell’ematossilina, colorando i cosiddetti granuli eosinofili (acidofili) delle cellule.

In ambito dermatologico, viene utilizzata tipicamente in soluzione alla concentrazione del 1-2% come disinfettante, antiessudante, antimacerante e per la sua azione antisettica ed antimicotica di superficie.
Per le sue proprietà coloranti, viene anche utilizzata in ambito cosmetico entrando a far parte della composizione di rossetti e smalti per unghie.

Antibatterico e antimicotico

Eosina farmaco in soluzione esercita la sua attività grazie ad un’azione antimicrobica, batteriostatica e antiessudante.

  • Antimicotica, nei confronti dei funghi del genere Candida.
  • Batteriostatica, in particolare verso i Gram positivi.
  • Antiessudante, grazie alla quale si favorisce la cicatrizzazione delle ferite (per l’azione tannica).

Si utilizza, ad esempio, come curativo/cicatrizzante del cordone ombelicale nel neonato.

Psoriasi

Patologia

Nel meccanismo provocato dalla psoriasi le cellule epiteliali muoiono rapidamente senza subire i normali processi di maturazione. Questi, che di solito avvengono in quattordici giorni, nella psoriasi avvengono in quarantott’ore. I trattamenti, perciò, sono mirati soprattutto a bloccare questo processo che spinge in modo prematuro la cellula sullo strato superficiale dell’epidermide perché venga espulsa. I trattamenti sono di due tipi: locali e per via generale, questi ultimi riservati alle forme più gravi.

Terapia

Acido salicilico e Urea sono le molecole più usate per l’eliminazione delle squame provocate dalla malattia, ma ai bambini devono essere date in concentrazione blanda poiché potrebbero accumularsi e diventare tossiche.

Sono tra le preparazioni farmacologiche più specificatamente mirate a bloccare il processo di maturazione cellulare (attività antimitotica). Il preparato più recente ed efficace tra quelli che mirano a rallentare l’attività cellulare è il tazarotene, un farmaco con attività antinfiammatoria. Si tratta comunque, nell’uso di questo farmaco, di selezionare bene i pazienti poiché non è ben tollerato da tutti i bambini.

È possibile curare la psoriasi infantile con la vitamina D in modo efficace e con meno controindicazioni rispetto agli altri farmaci anche nei bambini grazie a uno studio dell’Istituto di Dermatologia dell’Università Cattolica di Roma pubblicato sul Journal of Dermatology Treatment. “La vitamina è stata somministrata per via locale a un gruppo di dodici pazienti ed è stato molto ben tollerato da tutti – spiega Giuseppe Fabrizi, responsabile della dermatologia pediatrica del Policlinico Gemelli –; solo un bambino ha avuto reazioni negative al farmaco”. La vitamina D, o calcipotriolo, è stata somministrata ai piccoli pazienti due volte al giorno per quattro o sei settimane – spiega Fabrizi – nella maggior parte dei casi i loro i sintomi sparivano dopo quattro settimane, per altri sono state necessarie sei settimane”.

Non vanno mai usati cortisonici sui bambini, né per via generale né per via locale. La pelle del bambino ha una maggiore vasodilatazione che favorisce un assorbimento maggiore dei farmaci. Spesso i cortisonici sui bambini hanno un effetto cosiddetto di “rimbalzo”, provocano, cioè, episodi di ricadute con un aggravamento dei sintomi.

Tra gli altri trattamenti locali ci sono l’eosina, in una concentrazione al 2%, particolarmente indicata per la psoriasi delle pieghe e l’uso di pomate al mercurio o al catrame, particolarmente indicate per le forme diffuse o a placche.

Studio Italiano

L’eosina è stata tradizionalmente impiegata come trattamento topico per la psoriasi, ma il meccanismo biologico della sua azione terapeutica non è stato completamente chiarito.

Nei pazienti analizzati da questo studio, il trattamento di tre giorni con eosina ha ridotto significativamente il numero di linfociti T infiltranti, granulociti neutrofili e cellule dendritiche dermiche. È stata anche osservata una riduzione dell’espressione di VEGF-A. In vitro, il trattamento con eosina ha ridotto significativamente il rilascio di CCL2, CCL5 e VEGF-A da parte dei cheratinociti e dell’angiopoietina-2 da parte delle cellule endoteliali.

Questo ha portato alla conclusione che il trattamento con eosina influisce sugli infiltrati infiammatori psoriasici e smorza il rilascio di chemochine proinfiammatorie e fattori angiogenici, riuscendo così a mitigare la fase acuta di questa patologia.

Dermatiti da pannolino

Studi in vitro l’hanno vista in grado di agire contro batteri G+, G-, virus e funghi, come per esempio la candida. A completamento delle sue proprietà dermatologiche, viene proposta anche come tannante e cicatrizzante.

Già nel ’99, uno studio ha dimostrato l’efficacia terapeutica della soluzione di eosina al 2% rispetto alle altre modalità di trattamento per la dermatite da pannolino.

I corticosteroidi, la pasta di zinco e l’eosina al 2% sono noti agenti topici per il trattamento della dermatite da pannolino da moderata a grave. Tra questi trattamenti, la soluzione acquosa di eosina al 2% è ampiamente utilizzata in diversi paesi europei, ma non negli Stati Uniti o in Israele.

Dopo 5 giorni di trattamento, il tasso di guarigione completa nel gruppo trattato con eosina (61%) era significativamente più alto (p = 0,0479) rispetto a quello nei gruppi pasta ossido di zinco e corticosteroidi (22 e 33%, rispettivamente). Inoltre, nei casi di guarigione parziale, il grado di miglioramento era più alto nel gruppo eosina rispetto agli altri due (p = 0,0205). Il miglioramento più rapido è stato osservato nel gruppo trattato con crema a base di corticosteroidi.

La valutazione conclusiva ha portato ad asserire che: “considerando i potenziali rischi dei corticosteroidi topici e la maggiore efficacia complessiva della soluzione di eosina al 2%, suggeriamo che l’eosina sia il trattamento preferito per la dermatite da pannolino”.

Emangiomi ulcerati

Efficacia dell’applicazione topica di eosina per emangiomi ulcerati, l’ulcerazione è la complicanza più comune degli emangiomi infantili

La soluzione di eosina al 2% è stata applicata tre volte al giorno per ulcere superficiali e una volta al giorno sotto medicazioni idrocolloidali per ulcere profonde.

In questo studio, viene dimostrato che l’eosina inibisce la produzione di Ang-2 nelle cellule endoteliali e può essere efficace nell’accelerare la guarigione degli emangiomi ulcerati dell’infanzia.
Sebbene l’eosina abbia anche dimostrato di avere proprietà fotodinamiche, è improbabile che un effetto fotodinamico abbia avuto un ruolo, perché i siti non erano esposti a sorgenti di luce terapeutica e spesso erano occlusi.

L’eosina offre numerosi vantaggi in termini di trattamento degli emangiomi infantili.
1. ha una lunga storia di sicurezza umana, anche nei neonati.4
2. oltre ad essere antiangiogenico, ha proprietà antibatteriche
3. è meno costoso di molte altre terapie ed è quindi utilizzabile nel mondo in via di sviluppo e in quello sviluppato.

Questo studio pilota dimostra l’efficacia dell’eosina in uno studio pilota sugli emangiomi umani dell’infanzia e fornisce un fondamento logico per studi clinici su larga scala sull’eosina nel trattamento degli emangiomi dell’infanzia e di altri disturbi angiogenici.

Riassumendo

Eosina farmaco è una soluzione utilizzata come antimicotico (antifungino), cicatrizzante e disinfettante, come attesta questo recente studio sull’attività antisettica
La soluzione a base di Eosina può essere consigliata in caso di:

  • Scottature
  • Piccole ferite
  • Abrasioni
  • punture di insetti
  • piaghe
  • lesioni psoriasiche
  • Emangiomi ulcerati
  • candidosi nelle zone genitali
  • infezioni sostenute da Candida albicans

Come ottenerla

L’Eosina è disponibile come preparazione galenica presso farmacie che dispongano di un laboratorio galenico attrezzato, può essere preparato a diverse concentrazioni, tra le più comuni:

  • 0,5% Eosina preparazione galenica
  • 1% Eosina preparazione galenica
  • 2% Eosina preparazione galenica

Un altro vantaggio di Eosina preparazione galenica è che può venire allestita in qualsiasi quantitativo venga indicato dal medico in ricetta.

Eosina preparazione galenica può essere prescritta ed allestita (in soluzione, gel o spray) anche in associazione ad altri principi attivi che ne potenzino l’azione disinfettante e cicatrizzante.

Per avere Eosina preparazione galenica in Farmacia, quale ricetta serve?

La preparazione di Eosina soluzione avviene dietro presentazione di ricetta medica RIPETIBILE, valida per 10 preparazioni nell’arco di 6 mesi.
Al momento della vendita, il Farmacista fornirà al paziente tutte le indicazioni sulla conservazione e utilizzo di Eosina farmaco.

Eosina preparazione galenica ha una scadenza massima di circa 30 giorni poiché è instabile ed è una preparazione acquosa completamente priva di conservanti, allergeni e additivi di ogni genere.
Per questo motivo bisogna proteggerla dalla luce conservandola in flaconi scuri e ben chiusi, mentre non è necessario conservarla in frigorifero.

La preparazione galenica di Eosina si applica mediante pennellature o a gocce sulla pelle (mediante uso di garza) 1 o 2 volte al giorno a secondo della prescrizione medica.

Se necessiti di ulteriori informazioni, puoi contattarmi compilando il form qui sotto.

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