Nopron Sciroppo, per i disturbi del sonno

Quando una malattia è rara, dato il numero esiguo di pazienti, può succedere che
le aziende farmaceutiche mostrino uno scarso interesse a sviluppare o tenere in commercio
i farmaci per la loro cura.

I farmaci “orfani”

Per ovviare a questo problema, le agenzie regolatorie (la FDA statunitense in primis,
seguita dalle principali agenzie regolatorie, comprese EMA ed AIFA) hanno realizzato dei percorsi facilitati di accesso alla registrazione dei medicinali per la cura delle malattie rare, definiti farmaci orfani.

Il farmaco orfano è quel prodotto potenzialmente utile per trattare una malattia rara
ma che non ha un mercato sufficiente per ripagare le spese del suo sviluppo.
In generale, nella pratica, sotto l’etichetta di farmaco orfano possono essere raccolti:
medicinali destinati a malattie rare;
prodotti non sviluppati o non introdotti sul mercato;
dosaggi personalizzati;
prodotti ritirati dal mercato per ragioni economiche o farmacologiche.

Il malato raro deve confrontarsi con il problema dell’approvvigionamento
dei medicinali, dato che spesso non sono prodotti regolarmente in commercio. Tre possono
essere i principali canali:
• lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, che ha come missione istituzionale
la produzione di medicinali e presidi di interesse strategico ed etico (dalla produzione di alcuni medicinali della sperimentazione del protocollo “di Bella”, alla fornitura di Cannabis);
alcuni medicinali per malattie rare sono in produzione presso questo stabilimento, in particolare al momento la D-penicillamina, la mexiletina, la tiopronina e la niaprazina;
• alcune farmacie ospedaliere, che garantiscono la produzione di galenici per i pazienti
in terapia presso l’ospedale, siano essi ricoverati o meno;
• approvvigionamento le farmacie territoriali, che possono garantire la produzione di galenici secondo quanto prescritto dal medico.

Il Nopron sciroppo

Come si intuisce anche la Niaprazina fa parte della categoria dei farmaci orfani.

La niaprazina (intesa come sostanza attiva del Nopron sciroppo) è un farmaco  inizialmente utilizzato come antistaminico, ma per via del suo “effetto collaterale” principale (sonnolenza) divenne famoso per l’uso nei pazienti (pediatrici e adulti) affetti da
– turbe del sonno
– agitazione psicomotoria

Si è visto, infatti, che questo farmaco migliora i disturbi e la qualità del sonno, diminuendo il numero dei risvegli notturni; inoltre, il risveglio solitamente avviene in maniera naturale senza strascichi o sonnolenza residua.

Come usare il farmaco

Il dosaggio consigliato per i bambini è di solito 1 mg / kg di peso corporeo (es. bambino di 10 Kg = 10 mg di niaprazina), almeno mezz’ora prima di coricarsi.
Per gli adulti la posologia varia tra i 30 e i 60 mg. Soprattutto per gli anziani è necessaria un’attenta valutazione medica.

Un’ accortezza dovuta alla sensibilità individuale al farmaco, può essere quella, le prime volte, di somministrare metà dose per valutare la risposta del paziente ed evitare l’effetto paradosso (opposto a quello desiderato); se non ci sono effetti terapeutici e collaterali, la successiva somministrazione potrà avvenire a dosaggio pieno.

Raccomandazioni d’uso

  • Non conoscendo le reazioni individuali è consigliabile evitare l’assunzione contemporanea di bevande alcoliche.
  • L’associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.
  • Evitare, in concomitanza alla somministrazione, attività che richiedano integrità del grado di vigilanza (guida di autoveicoli, manovre di macchinari potenzialmente pericolosi, ecc.).
  • Evitare l’uso in bambini al di sotto dei 6 mesi.

 Come reperire il Nopron sciroppo

In base a quanto disposto dalla Legge 8 aprile 1998, n.94 la Niaprazina può essere prescritta dal medico e allestita come preparazione galenica magistrale da parte di farmacie specializzate, in quanto il prodotto non è più in commercio per motivi non inerenti a rischi d’impiego (la AIC della specialità medicinale è stata revocata per la risoluzione del contratto di licenza da parte del titolare del prodotto).

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