Sospensione del decreto sul CBD per uso orale: Urgente decisione del Tar Lazio riporta i prodotti in libera vendita [Aggiornato]

Il Tar Lazio ha emesso un’importante decisione che ha scosso il settore del cannabidiolo (CBD) per uso orale.
La sospensione del decreto ministeriale che classificava tali prodotti come medicinali stupefacenti ha creato un’immediata urgenza e un’opportunità per la loro vendita senza restrizioni. Scopriamo i dettagli di questa decisione e il suo impatto sul mercato.

Il decreto in questione

Il Tar Lazio ha sospeso il decreto del Ministero della Salute che aveva inserito i prodotti a base di cannabidiolo (CBD) per uso orale tra i medicinali stupefacenti, impedendone così la libera vendita.
Questa decisione è stata presa in risposta alla richiesta presentata dagli operatori del settore e dall’associazione Imprenditori Canapa Italia (ICI).

Il decreto ministeriale, entrato in vigore il 20 settembre, aveva classificato i prodotti a base di CBD per uso orale come medicinali stupefacenti, rendendoli disponibili solo in farmacia con prescrizione medica non ripetibile. Di conseguenza, la vendita di tali prodotti al di fuori delle farmacie era diventata illegale, portando a sequestri da parte delle autorità competenti.

Il Tar Lazio sospende il decreto:

Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva urgente presentata dagli operatori del settore e dall’associazione Imprenditori Canapa Italia (ICI), ribaltando così il decreto ministeriale che limitava la vendita dei prodotti a base di CBD per uso orale alle sole farmacie con prescrizione medica. Questa decisione ha creato un’atmosfera di urgenza nel settore, aprendo le porte alla ri-commercializzazione immediata dei prodotti.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio accoglie il ricorso presentato dall’Associazione ICI -Imprenditori Canapa Italia- per l’annullamento del Decreto Ministeriale del 7.08.2023 emanato dal Ministero della Salute, che ha disposto (a far data dal 20.09.2023) l’inserimento delle “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis” nella Tabella dei medicinali, di cui alla sezione B, del DPR 9.10.1990, n. 309 e ne sospende l’efficacia fino alla Camera di Consiglio del 24.10.2023.

“Liberazione” dei prodotti:

La sospensione del decreto ha un impatto immediato sulla disponibilità dei prodotti a base di CBD per uso orale. Prima della decisione del Tar Lazio, la vendita di tali prodotti al di fuori delle farmacie era considerata illegale, portando a sequestri e restrizioni. Ora, con la sospensione del decreto, i produttori e i rivenditori possono riavviare la commercializzazione dei loro prodotti senza restrizioni, aprendo nuove opportunità per il settore.

Reazione positiva:

La decisione del Tar Lazio è stata accolta con entusiasmo da operatori del settore e consumatori di prodotti a base di CBD per uso orale. Dopo la limitazione imposta dal decreto ministeriale, questa sospensione rappresenta una vittoria per coloro che dipendono da tali prodotti per il benessere e la cura personale.
La reazione positiva è testimoniata dalla crescente domanda e dall’attesa per l’accesso immediato a tali prodotti.

Impatto sul mercato:

La sospensione del decreto avrà un impatto significativo sul mercato del CBD per uso orale. I rivenditori avranno la possibilità di ampliare la loro offerta e raggiungere un pubblico più ampio.
Nuove aziende potrebbero emergere nel settore, creando concorrenza e stimolando l’innovazione. I consumatori, d’altro canto, potranno beneficiare di una maggiore accessibilità e di una scelta più ampia di prodotti.

Decisione definitiva in arrivo:

È importante sottolineare che la sospensione del decreto è temporanea e che il Tar Lazio si pronuncerà definitivamente sulla questione il 24 ottobre (vedi l’aggiornamento più in basso). Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi futuri per comprendere appieno l’impatto a lungo termine di questa decisione.
Se venisse confermata, i prodotti a base di cannabidiolo (CBD) per uso orale potranno continuare ad essere venduti liberamente senza necessità di prescrizione medica.
Questa decisione avrebbe un impatto significativamente positivo sull’accesso e sulla commercializzazione di tali prodotti.

In primo luogo, la conferma della sospensione del decreto garantirebbe la continuità delle vendite dei prodotti a base di CBD per uso orale al di fuori delle farmacie.
Attualmente, questi prodotti sono disponibili anche nei canapa shop, nelle erboristerie e nei tabaccai. La conferma della sospensione consentirebbe a questi punti vendita di continuare a offrire tali prodotti ai consumatori senza restrizioni.

In secondo luogo, la conferma della sospensione del decreto potrebbe portare a una maggiore disponibilità di prodotti a base di CBD per uso orale sul mercato. Poiché i prodotti non sarebbero più soggetti alla limitazione della vendita con ricetta in farmacia, potrebbero essere commercializzati in modo più ampio e accessibile a un numero maggiore di consumatori.

Un’altra conseguenza potrebbe essere un aumento della concorrenza tra i produttori e i rivenditori di prodotti a base di CBD per uso orale. Senza le restrizioni imposte dal decreto, potrebbero emergere nuove aziende nel settore che offrono una varietà più ampia di prodotti e opzioni ai consumatori.

Tuttavia, è importante sottolineare che la conferma della sospensione del decreto da parte del Tar Lazio non costituisce una decisione definitiva sulla legalità e la classificazione del CBD per uso orale. Saranno sicuramente necessari ulteriori dibattiti e valutazioni scientifiche per stabilire una normativa chiara e definitiva in materia.

Inoltre, è possibile che altre autorità o organizzazioni sanitarie possano intervenire per regolamentare ulteriormente l’uso e la vendita di prodotti a base di CBD per uso orale. Pertanto, anche in caso di conferma della sospensione del decreto, potrebbero verificarsi sviluppi normativi futuri che potrebbero influenzare la disponibilità e la commercializzazione di tali prodotti.

Aggiornamento TAR del Lazio

Il TAR del Lazio si pronuncia in merito al ricorso presentato dall’Associazione ICI -Imprenditori Canapa Italia- per l’annullamento del DM 7.08.2023 emanato dal Ministero della Salute, che ha disposto (a far data dal 20.09.2023) l’inserimento delle “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis” nella Tabella dei medicinali, di cui alla sezione B, del DPR 309.90 e ne sospende l’efficacia ritenendo che non sussistano imminenti rischi per la salute pubblica e fissa per la trattazione del merito del ricorso l’udienza pubblica del 16.01.2024.

Conclusioni

La sospensione del decreto sul CBD per uso orale da parte del Tar Lazio ha creato un senso di urgenza e di opportunità nel settore. La decisione di riportare i prodotti in libera vendita ha suscitato una reazione positiva e ha aperto nuove prospettive per l’industria.

Restiamo in attesa di conoscere eventuali futuri sviluppi

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