I pericoli della puntura di zanzara

Perché è importante prevenire la puntura delle zanzare?

La prevenzione è molto importante perché le punture delle zanzare possono causare delle lesioni arrossate e/o gonfie intensamente pruriginose (pomfi eritemato edematosi).

Nei bambini con cute particolarmente sottile e con un sistema immunitario cutaneo particolarmente sensibile (ad esempio nei bambini atopici) queste manifestazioni possono anche essere complicate da micro-lesioni che si auto mantengono nel corso dei mesi successivi, denominate strofulo esogeno.
E’ una patologia complessa nel trattamento, che difficilmente poi risponde ad antistaminici e al trattamento topico locale.

In più, laddove la cute è molto sottile, come sulle palpebre o nelle mucose, possono verificarsi delle reazioni edematose – ossia dei rigonfiamenti- molto importanti che possono determinare delle limitazioni funzionali.

Infine, è importante ricordare che le punture delle zanzare possono essere veicolo di malattie infettive quali:

– la malaria
– la leishmaniosi
– la febbre gialla

Quindi mettere in atto delle misure preventive per evitare le punture diventa assolutamente fondamentale.

Come scegliere il repellente giusto?

Nella scelta del repellente è opportuno tenere conto di alcune considerazioni.
In primo luogo l’età del soggetto, poi l’area geografica in cui ci si deve recare e infine l’eventuale sensibilizzazione al principio attivo contenuto nel prodotto selezionato,
o in mancanza di questa, un’anamnesi delle allergie documentate dal soggetto che lo utilizzerà.

Quali sono i principi attivi maggiormente efficaci e sicuri?

A fronte di un’offerta commerciale estremamente ampia va detto che i principi attivi effettivamente comunemente utilizzati,  si contano sulle dita di una mano.

  1. Il primo è la dietil metilbenzammide chiamata anche DEET.
  2. Il secondo è la icaridina riconosciuta con la sigla KBR.

Se conosciamo l’azione di questi due principi attivi siamo in grado di comprendere l’efficacia di ogni prodotto in commercio.

Per quanto riguarda il DEET,  un prodotto molto conosciuto e sicuramente efficace,
va considerata la concentrazione che è molto importante non tanto per l’efficacia del prodotto quanto per la sua durata d’azione. Di solito si usa la concentrazione intorno al 15% (in DEET) ma si può arrivare anche a concentrazioni intorno al 25% quando sia necessario, per esempio, recarsi in paesi tropicali. Utilizzare concentrazioni superiori (fino al 50%) è abbastanza inutile perché si va ad aumentare solo la tossicità del prodotto senza avere poi un effetto benefico aggiuntivo.
Per quanto riguarda invece la icaridina, questo è un prodotto più recente.
E’, intanto, attiva sia sulla pelle che su indumenti trattati. Se applicata correttamente, crea una barriera di vapore sulla superficie della pelle che scoraggia gli insetti dal depositarvisi.
E’ molto ben tollerata perché viene assorbita in misura molto bassa dalla cute e, anche per questo, può essere utilizzata per i bambini sopra i 2 anni di età.
La sua durata d’azione varia dalle 4 alle 8 ore, anche qui in base alla concentrazione (tra il 10% e il 20%).

Sulla base di queste conoscenze, quindi, è chiaro che si può adattare il consiglio del giusto prodotto alle specifiche esigenze di ogni persona.

E quando già si è stati morsi?

Nelle forme localizzate con poche lesioni e senza il coinvolgimento importante dei tessuti, si può intervenire in primo soccorso con  prodotti topici contenenti lattato di mentile o mentolo che hanno effettivamente un’azione lenitiva e rinfrescante.
In alternativa si possono valutare le applicazioni di prodotti contenenti ammoniaca o alluminio cloruro.
In forme, invece, diffuse con importante edema dei tessuti o con sovra-infezioni batteriche è opportuno rivolgersi al consiglio dello specialista dermatologo per una terapia più specifica.

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