Potassio bromuro: antiepilettico veterinario

Il cosiddetto male Epilettico nel cane è una condizione  potenzialmente mortale che può verificarsi nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe soffra di epilessia.
Per poter meglio comprendere cos’è lo stato di male epilettico nel cane, è bene comprendere cosa sia l’epilessia canina e come si riconosce.

Sintomi

L’epilessia nel cane è una malattia neurologica caratterizzata dal ricorrere di attacchi convulsivi. Queste crisi convulsive sono manifestazioni di un’irregolarità nell’attività cerebrale: in pratica i neurotrasmettitori stimolano in modo esagerato i neuroni fino a superare il limite consentito ed è a questo punto che si scatena la crisi epilettica.

Come si interviene?

La terapia dell’epilessia del cane, varia in base alle cause che scatenano la crisi.
In caso di epilessia primaria (o idiopatica), la cura consiste nella prescrizione di farmaci specifici.
I principi attivi più utilizzati sono diversi secondo uno specifico protocollo, tra questi i più comuni sono il fenobarbital e il bromuro di potassio.

Ovviamente, per ricevere una assistanza adeguata , ci si rivolge al proprio veterinario di fiducia, che sarà in grado di consigliare il tipo di cura più adatto.

Fenobarbital

è il farmaco che ha la più lunga storia di uso cronico di tutti i farmaci antiepilettici in medicina veterinaria, agisce diminuendo l’attività nelle cellule cerebrali (neuroni) che causano le convulsioni.
Sembra diminuire la frequenza delle crisi in circa il 90-93% (dei cani con epilessia idiopatica) quando le concentrazioni plasmatiche vengono mantenute entro il corretto livello terapeutico.

Ha, di contro, alcuni importanti effetti secondari che vanno considerati. Tra i più comuni: compromissione della coordinazione, sedazione, letargia o irrequietezza.
Questi effetti collaterali sono di solito temporanei e si risolvono entro poche settimane dall’inizio del fenobarbital.

Essendo un barbiturico, per il suo utilizzo è richiesta una ricetta medica valida una sola volta (NON ripetibile).

Il Bromuro di Potassio : agente ipnotico e sedativo

Il potassio bromuro è, come tutti i composti bromici, un agente ipnotico e sedativo.
Agisce essenzialmente deprimendo l’eccitabilità dei centri nervosi e, in primo luogo, dei centri motori della corteccia cerebrale: ne consegue una minore sensibilità all’azione degli agenti convulsivanti.

La scoperta delle sue proprietà anticonvulsanti risale al 1857 ed è attribuita a Sir Charles Locock, della Royal Medical and Chirurgical Society di Londra.
Ai tempi era l’unico farmaco usato per calmare le convulsioni dovute all’epilessia (fino al 1912), quando fu soppiantato dal fenobarbital.

Per dosi singole non elevate non si ottiene che uno stato di calma del sistema nervoso ed il sonno. Alcune vecchie formule ne riportano l’impiego assieme al cloralio idrato (principio attivo ipnotico).
Adoperato, invece, ad alte dosi e per lungo tempo, l’influenza depressiva si estende a tutti i distretti del sistema nervoso e si constata pertanto l’azione antiepilettica (si è dimostrato più attivo se contemporaneamente si rendono i tessuti poveri di cloruri).

Utilizzi in veterinaria

L’utilizzo nell’epilessia canina è stato confermato da recenti revisioni sistematiche della letteratura scientifica. Sia come trattamento singolo che, come terapia aggiuntiva ad altri trattamenti, gli studiosi hanno visto un tasso di risposta dal 69 al 79%, con un profilo di tollerabilità incoraggiante.

Durante il trattamento coi bromuri, si deve prestare attenzione alla funzionalità dell’apparato digerente, la cui regolarità può essere turbata da questi farmaci. In casi particolari si può pensare all’aggiunta del benzoato di sodio (1/5-1/3) alle pozioni di bromuro o ricorrere ad un veicolo stomachico eupeptico (infuso di condurango, di calamo aromatico, di china, ecc.).
Si presti attenzione anche a possibili effetti sulla funzionalità cardiaca per accumulo di ioni potassio.

Comparazioni

In questo primo studio confrontiamo l’efficacia del fenobarbital e/o del Potassio Bromuro (KBr), considerati come trattamenti aggiuntivi per cani con idiopatica epilessia refrattaria a una dose massima predeterminata di imepitoina (30mg/kg).

Il fenobarbitale o il KBr sono stati scelti come farmaci antiepilettici aggiuntivi perché sono stati studiati più ampiamente nei cani, sono relativamente a buon mercato e si sono dimostrati efficaci come monoterapia o add-on trattamento, rispettivamente (Boothe et al., 2012a; Charalambous et al., 2014; Podell et al., 2016).

Il risultato dello studio è stato molto incoraggiante, confermando la bontà dell’associazione per migliorare il controllo delle crisi.

La scelta di associare un fenobarbiturico è dovuta al fatto che il bromuro di potassio richiede molto tempo per raggiungere una concentrazione stazionaria. Solo una volta che il Potassio bromuro è stabile, si può ridurre la dose del fenobarbitale fino ad eliminarlo.

Il Potassio bromuro solitamente è prescritto maggiormente tra i cani, mentre tra i gatti è più raro che sia somministrato per l’elevata incidenza di effetti collaterali.

Un interessante studio italiano

Riporta che in alcuni casi l’uso del fenobarbital può risultare insufficiente per controllare in modo adeguato le crisi epilettiche nel cane.
Il bromuro di potassio (KBr), come noto, per la sua capacità di indurre una iperpolarizzazione delle membrane nervose, svolge un’azione anticonvulsivante.

Grazie alla peculiare modalità di eliminazione ed alla sua emivita, KBr è considerato un farmaco antiepilettico di seconda scelta, ma può risultare di primaria importanza nel trattamento delle crisi epilettiche “refrattarie”. Il nostro studio, svolto su 30 cani affetti da epilessia idiopatica in stadio di refrattarietà, ha voluto saggiare l’efficacia del farmaco, stabilendone le dosi terapeutiche ed il relativo range delle concentrazioni plasmatiche.

A tutti i cani presi in considerazione è stata diagnosticata epilessia primaria (PES) sulla scorta di una normale valutazione diagnostica metabolica e neurologica. Tutti i cani considerati erano stati già trattati con diversi farmaci antiepilettici (AEDs). I soggetti presi in esame sono stati divisi in due gruppi: uno (gruppo A) è stato trattato con solo KBr, l’altro (gruppo B) impiegando invece l’associazione fenobarbital- KBr. Durante il periodo di studio, la somministrazione di KBr non è stata mai sospesa. Il valore della fenobarbitalemia è stata mantenuta in tutti i cani al di sotto di 34,6 mg/ml. Col trattamento singolo di KBr, si è avuto controllo delle crisi epilettiche nei soggetti che presentavano un range delle concentrazioni plasmatiche di KBr di 960- 3000 mg/ml.

I soggetti trattati con KBr e fenobarbital hanno presentato un miglioramento della sintomatologia con un range del KBr compreso tra 830-2600 mg/ml.

In conclusione

Il potassio bromuro è un principio attivo antiepilettico che si può utilizzare da solo o più spesso in associazione al fenobarbital nei casi refrattari di epilessia canina.

Esiste già in commercio un farmaco veterinario in compresse e per questo la preparazione galenica può essere impiegata solo in caso di modifica della forma farmaceutica o grandi cambiamenti nel dosaggio, per esempio.

Il Potassio bromuro può essere preparato in qualsiasi dosaggio, in capsule, sciroppo o soluzione ed essere utilizzato come antiepilettico negli animali di piccola taglia, da solo o in associazione ad altri farmaci antiepilettici. Tra questi i più comuni sono gli stupefacenti, come il fenobarbitale (Soliphen®).

Per poterlo comprare è sufficiente una prescrizione veterinaria elettronica (REV) che dettagli il dosaggio e il numero di dosi.

Se necessiti di ulteriori informazioni, puoi contattarmi compilando il form qui sotto.

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