Tacrolimus collirio ad uso veterinario.

Il tacrolimus è un farmaco immunosoppressore, appartenente alla classe degli inibitori della calcineurina con attività analoga a quella della ciclosporina. E’ un macrolide, ottenuto dal brodo di fermentazione dello Streptomices tsukubaensis e individuato per la prima volta nel 1984.

Il suo uso primario in medicina veterinaria è per il trattamento della Keratoconjunctivitis Sicca (KCS) nei cani. Il Tacrolimus può anche essere usato per trattare problemi dermatologici come la cheratosi superficiale e la dermatite atopica.

La cura con questo farmaco può anche costituire una terapia idonea anche per i gatti.

In alcuni casi di particolare severità, il farmaco  può essere somministrato per via interna per prevenire il rigetto di organi dopo la chirurgia di trapianto.

Medicina veterinaria – Cani e KCS

La Keratoconjunctivitis Sicca, nota anche come KCS o occhio secco, è una condizione infiammatoria. La malattia è, di norma, più comune nelle specie canine. Provoca la riduzione della produzione di lacrime e, nelle condizioni in cui venga trascurata, può portare alla cecità. In alcuni casi, la KCS può essere il risultato di una condizione immunitaria ereditaria.

Farmaci veterinari – Collirio a base di Tacrolimus

Il Tacrolimus, per le sue caratteristiche chimiche,  è un farmaco antinfiammatorio ed immunosoppressivo, spesso prescritto in medicina veterinaria per il trattamento oftalmico della KCS.

Le gocce oftalmiche funzionano per stimolare le ghiandole della lacrima e impedire ulteriore distruzione del tessuto. Alcuni animali con KCS, affetti da alterata funzionalità del sistema immunitario, possono essere sottoposti a terapia con Tacrolimus per tutta la vita.

Tacrolimus in dermatologia veterinaria

Il Tacrolimus può anche essere prescritto in medicina veterinaria come crema o unguento topico, per il trattamento di una varietà di patologie dermatologiche, come già detto, quali cheratosi di varia origine e dermatiti atopiche.

Precauzioni ed effetti collaterali

In termini di effetti indesiderati, l’incidenza è molto bassa. Sia le gocce oftalmiche che i farmaci ad uso topico sono molto ben tollerati

Gli effetti collaterali sono rari, ma possono includere lievi irritazioni agli occhi.
Reazioni più forti possono essere il risultato di una risposta allergica al farmaco. Tra questi sintomi possiamo includere: vomito, convulsioni, orticaria e gonfiore intorno al viso.

Come viene preparato

La procedura di preparazione prevede diverse accortezze.

La principale delle criticità sta nella struttura del laboratorio in sè e nelle attente ed adeguate procedure che devono essere seguite: non è infatti possibile allestirlo in sicurezza, con solamente una cappa sterile, se questa è appoggiata su un normale bancone all’interno del laboratorio dove si effettuano anche altre preparazioni NON sterili.

Si richiedono invece stringenti requisiti strutturali, come la certificazione del livello di contaminazione particellare degli ambienti di laboratorio che portano alla stanza con la cappa sterile (pre- locali tampone)
Ambienti che devono essere con flusso d’aria adeguato in sovrapressione decrescente e classe ISO adeguata.

Fondamentale anche la ricerca dei corretti materiali di laboratorio, ad esempio: i filtri sterilizzanti devono essere certificati per non trattenere sostanza attiva, i capi di abbigliamento non devono non rilasciare particelle, i contenitori non devono adsorbire principio attivo, etc.

Infine, il preparato in sé deve essere valutato con frequenza e numerosità da stabilirsi in base alla frequenza di preparazione dello stesso.

Prescrizione, Dosaggio e Posologia

In Italia, non esiste alcun preparato industriale in commercio, in alternativa è possibile farlo preparare in farmacie specializzate, tenendo conto che si tratta di un preparato sterile.
Per farlo preparare è necessaria una ricetta medica non ripetibile.

Il veterinario prescriverà la concentrazione più adatta (normalmente tra 0,01% e 0,5%) e fornirà indicazioni più adeguate per per la somministrazione del collirio.

Secondo uno studio del 2005, la concentrazione dello 0,02% risulta efficace nella maggior parte dei casi (83% dei casi trattati). La posologia è di una goccia due volte al giorno e l’insorgenza dell’azione è piuttosto veloce (circa 5 minuti). Somministrare ogni giorno possibilmente alla stessa ora, per regolare la distribuzione del medicamento con maggior uniformità possibile.

Il prodotto deve essere conservato in luogo fresco (non è necessario che si tenga in frigo) ed ha una durata di 30 giorni dall’ apertura del flacone.

Come ultima raccomandazione, al fine di ottenere i migliori risultati possibili dal trattamento con questo tipo di farmaco, è importante seguire attentamente le istruzioni impartite dal veterinario.

Per ulteriori delucidazioni puoi contattarmi compilando il form qui sotto

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