Collirio a base di Tacrolimus, trattamento per cheratocongiuntiviti.
La cherato-congiuntivite è una condizione patologica caratterizzata dalla simultanea infiammazione di cornea (cheratite) e congiuntiva, la sottile membrana mucosa che ricopre la superficie anteriore del bulbo oculare (ad eccezione della cornea) e la superficie interna delle palpebre (congiuntivite).
Esistono differenti tipi di cheratocongiuntivite, distinte essenzialmente in base alla causa ed ai sintomi con cui si manifestano. Le più comuni forme sono:
- Cheratocongiuntivite secca (o Sindrome dell’occhio secco)
- Cheratocongiuntivite epidemica (virale da Adenovirus)
- Cheratocongiuntivite primaverile (o Vernal)
- Cheratocongiuntivite atopica (AKC)
- Cheratocongiuntivite vera (VKC)
Le ultime tre sono normalmente di natura allergica e possono avere delle complicanze anche serie, sino a necessitare di intervento chirurgico, nei casi che non rispondono al trattamento medico.
Quali possibili terapie
La terapia farmacologica per le cheratocongiuntiviti utilizza, nella stragrande maggioranza dei casi, agenti antiallergici topici e orali o corticosteroidi.
Tuttavia, gli agenti antiallergici spesso hanno un’efficacia insufficiente e di solito è necessaria la gestione del paziente a lungo termine con questa terapia.
L’uso degli steroidi oculari, inoltre, è associato ad un alto rischio di ipertensione oculare, cataratta e / o glaucoma. Inoltre, il rischio dell’aumento della pressione oculare indotta dagli steroidi è particolarmente elevata nei bambini di meno di 10 anni e una riduzione dell’acuità visiva indotta dalla cataratta durante l’infanzia, può influire in modo marcato sulla qualità della vita di un paziente.
L’alternativa a base di Tacrolimus
Il tacrolimus è un farmaco immunosoppressore, appartenente alla classe degli inibitori della calcineurina con attività analoga a quella della ciclosporina. E’ un macrolide, è stato isolato dal brodo di fermentazione dello Streptomices tsukubaensis e individuato per la prima volta nel 1984.
Nel corso del suo sviluppo, è stato inizialmente utilizzato come agente immunosoppressore per l’uso dopo un trapianto di organi, ma è ormai clinicamente disponibile in tutto il mondo per diversi scopi.
Per uso dermatologico, un unguento di tacrolimus viene commercializzato anche per il trattamento della dermatite atopica e per la psoriasi.
In questo studio pubblicato nel 2014, è stato valutato l’utilizzo di una sospensione oftalmica a base di Tacrolimus allo 0,1% in pazienti che presentavano una grave congiuntivite allergica e che avevano risposto negativamente a cure con agenti antiallergici convenzionali come soluzioni antiallergiche oftalmiche, steroidi topici e / o ciclosporina.
Si è notato un miglioramento significativo dei sintomi dopo un mese di trattamento.
Anche le possibili esacerbazioni delle diverse patologie (papille giganti e lesioni corneali) si erano ridotte con l’uso del tacrolimus. Il farmaco si è dimostrato efficace anche nei pazienti la cui condizione non aveva risposto positivamente alla terapia topica con Ciclosporina.
Scarsi gli effetti indesiderati. La reazione avversa più comune è stata una sensazione di bruciore localizzato transitorio (3,20%).
Le gocce oftalmiche di Tacrolimus si sono dimostrate altamente efficaci nel trattamento della congiuntivite allergica refrattaria con lesioni proliferative e / o coinvolgimento corneale e possono aiutare a ridurre o sostituire l’impiego topico di corticosteroidi.
Anche in un altro studio clinico, si è valutata l’efficacia di una soluzione oftalmica di Tacrolimus, questa volta allo 0,03%, impiegata nel trattamento della cherato-congiuntivite Vernal. Pure in questa circostanza, i risultati sono stati assolutamente soddisfacenti.
Situazione odierna in Italia
Medicamenti oftalmici a base di Tacrolimus non sono attualmente disponibili in Italia (06/2017), se non sotto forma di preparati galenici realizzati in farmacie sul territorio nazionale. Trattandosi di preparati per l’occhio, è richiesta la sterilità (ottenibile attraverso l’uso di particolari attrezzature, cappe a flusso laminare, filtri, ecc…).
Per la preparazione è richiesta una ricetta medica non ripetibile (valida 30 giorni).
La posologia è di una goccia due volte al giorno e l’insorgenza dell’azione è piuttosto veloce (circa 5 minuti). Somministrare ogni giorno possibilmente alla stessa ora, per regolare la distribuzione del medicamento con maggior uniformità possibile.
Il prodotto deve essere conservato in luogo fresco (non è necessario che si tenga in frigo) ed ha una durata di 30 giorni dalla data di preparazione.
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