Come preparare il decotto di Cannabis

Consigli utili per migliorare ed ottimizzare la preparazione casalinga del decotto a base di infiorescenze di Cannabis.

Sfatando il mito di un uso solamente ludico e voluttuario delle infiorescenze di Cannabis. E andando oltre quell’effetto da “sballo” che pertiene, però, quasi esclusivamente al fumo di parti di questa pianta. E’ oggi sempre più d’attualità, la prescrizione delle infiorescenze di Cannabis per usi (e sono tantissimi) terapeutici.

Il tè alla Cannabis…

Sì, è vero, è un nome un pò improprio ma probabilmente rende bene l’idea.
La tisana (meglio, decotto) delle infiorescenze di Cannabis è una delle metodiche più immediate e diffuse per estrarre ed assumere i principi attivi contenuti nelle infiorescenze della pianta.

Il fatto è che un procedimento di infusione errato, può far variare, e di molto, la ricchezza del contenuto dell’estratto (leggi anche: concentrazione dei principi attivi) e quindi la sua efficacia curativa.

Dove sta la difficoltà?

Come accennato, una cattiva metodica di estrazione, può portare a :

  • convincimento che il prodotto non funzioni
  • aumento delle dosi (più in fretta del normale) per il raggiungimento di un livello di efficacia soddisfacente
  • spreco del prodotto e aumento dei costi, sia in fase di acquisto che in termini di tempo di preparazione

Questo perché, molti dei principali attivi della Cannabis, hanno caratteristiche lipofile (cioè affini ai grassi) e come si può intuire facilmente, olio e acqua (quella usata per estrarre, si intende) non vanno d’accordo. In più, i principi attivi contenuti nelle infiorescenze, per avere efficacia, devono essere decarbossilati (per semplicità, diciamo, attivati) e questo avviene a temperature superiori a quelle di ebollizione dell’acqua.

Cosa converrebbe

Una soluzione, potrebbe essere, quella di fare preparare in farmacie, fornite di attrezzature adeguate, l’estratto di Cannabis in soluzione oleosa (ad esempio) che semplificherebbe e abbrevierebbe di molto tutte le procedure.

Purtroppo, a seguito del contestato decreto del 9 Novembre 2015:

per assicurare la qualita'  del  prodotto,  la  titolazione
del/i  principio/i  attivo/i  deve  essere  effettuata  per  ciascuna
preparazione magistrale con metodologie sensibili e specifiche  quali
la cromatografia liquida o gassosa accoppiate alla  spettrometria  di
massa

queste analisi, che prevedono l’utilizzo di macchinari dal costo molto elevato (diverse decine di migliaia di euro), fanno lievitare i costi del prodotto finito.

Soprattutto per questi motivi, molti medici prescrittori hanno ripreso a prescrivere cartine di cannabis (tra le diverse varietà legali Bedrocan, Bediol, Bedica, Bedrobinol, Bedrolite) da assumere in tisana.

Procedimento ottimale

Per ritornare all’argomento dell’articolo, quindi, si rende più che mai necessario utilizzare un metodo di preparazione preciso, per ottimizzare i risultati del processo di lavorazione. Andiamo a vedere quali sono i passaggi:

  1. Utilizzare sempre uno stesso pentolino, di dimensioni non troppo grandi, o comunque opportune per la quantità d’acqua e di infiorescenza da estrarre. Assicurarsi di avere un coperchio e che questo abbia una discreta tenuta.
  2. La quantità minima d’acqua è di 250 ml per quantitativi di Cannabis sino a 200 mg. Per quantitativi superiori l’acqua va aumentata. Per quantitativi inferiori (25, 50, 100 mg) non conviene usarne meno di 200 ml, considerando che molta acqua evaporerà comunque.
  3. La Cannabis va messa a freddo. Conviene che sia sempre sminuzzata molto finemente (in farmacia normalmente la micronizziamo in maniera opportuna). Se si hanno i filtri o le cartine, conviene aprirli e versare il contenuto nell’acqua.
  4. Con il coperchio sul pentolino, si fa riscalda e si fa bollire per 20 minuti.
  5. Mantenendo il bollore, anche abbassando un pò la fiamma, si aggiunge del latte intero (i principi attivi della Cannabis, come detto, hanno affinità per le sostanze grasse/oleose) – 20 grammi di latte per 100 mg di cannabis – e si continua in blanda ebollizione per altri 15 minuti. Quindi si spegne.
  6. Si lascia così raffreddare quanto basta, controllando che non rimangano residui “incollati” alle pareti del pentolino, si dolcifica se necessario e si consuma. NON è necessario filtrare, anche gli eventuali pezzettini di infiorescenza possono essere ingeriti senza pericolo. Secondo alcuni, potrebbero ancora contenere dei principi attivi che il corpo può assorbire.

Stabilità del preparato

Stando a recenti studi italiani, la stabilità dell’estratto acquoso è piuttosto scarsa.
La ricerca dei componenti attivi presenti all’interno del preparato, ha dimostrato una significativa perdita di concentrazione già dopo solo 24 ore; con ulteriori dimezzamenti percentuali, misurati dopo 3 e 7 giorni.

Il consiglio, per quanto possibile, è quindi quello di consumare il decotto nel più breve tempo possibile e rifarlo fresco ogni volta che serva somministrarlo nuovamente.

In conclusione

Ricorda che la Cannabis terapeutica può :

  • essere prescritta, secondo necessità terapeutica, da qualsiasi medico (non è necessario contattare uno specialista) su una normale ricetta bianca in carta intestata.
  • la ricetta, valida una sola volta con validità di 30 giorni, deve riportare il tipo di varietà di Cannabis (come sopra accennato: Bedrocan, Bediol, Bedrolite, FM2 -quella italiana-, ecc…), il dosaggio (quanti mg per dose), la forma farmaceutica (olio, filtri, capsule apribili o decarbossilate, ecc…) e il quantitativo totale da preparare.
  • E’ vivamente consigliato di riportare i motivi per cui si prescrive. Infine, trattandosi di una prescrizione effettuata nel rispetto dei formalismi previsti della Legge 94/98 (Legge “Di Bella”), non vanno indicate le generalità del paziente (nome e cognome) ma un codice alfa-numerico, dal quale solamente il medico possa risalire all’identità dell’utilizzatore.

Per finire il prezzo:

Tutte le tipologie di Cannabis, di importazione o italiana, hanno lo stesso prezzo al pubblico.
Il prezzo finale al grammo è di media intorno ai 20-22 9,00 € fissato per decreto legge nel Marzo del 2017, l’importo è fiscalmente detraibile. A questo si sommano degli oneri per la ripartizione e la lavorazione del prodotto (stupefacente).

Se hai dei dubbi o semplicemente per chiedere ulteriori informazioni, puoi contattarmi compilando il form qui sotto.

 

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