Olio di Cannabis Terapeutica.

Se dovessimo giudicare dai risultati di ricerca di Google, con oltre mezzo milione di ricerche al mese, non avremmo alcun dubbio a sostenere che l’olio di cannabis sia diventato un tema “piuttosto” popolare negli ultimi tempi …

Ma che cosa è esattamente l’olio di cannabis ?

L’olio di cannabis è semplicemente una forma di estratto, variamente concentrato, degli elementi contenuti nelle infiorescenze femminili di Cannabis Sativa (anche detta Marijuana), con l’insieme dei suoi principi attivi “spostati” dalla pianta all’olio. Per questo scopo, si possono utilizzare diversi solventi. Anche l’acqua può essere utilizzata come solvente, il problema è fondamentalmente che gli attivi della pianta sono lipofili, ossia affini ai grassi e non si mischiano bene all’acqua. In più, la loro “attivazione” avviene a temperature superiori a quelle di ebollizione dell’acqua, ossia a più di 100° (per dirla in maniera veramente semplice…).

Per una estrazione efficace si utilizzano allora solventi diversi. Dal comune olio di oliva (ottimo per uso commestibile immediato), all’alcool etilico puro, o ancora l’alcool isopropilico, etere di petrolio, la nafta pura ed altri.

Quali le differenze tra i diversi estratti?

La differenza principale sta nella concentrazione dei principi attivi nel prodotto finito.

[Piccolo inciso] Per semplicità e convenzione, diciamo che l’ olio di cannabis contiene due ingredienti attivi principali: il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo). Questi vengono misurati (titolati) per caratterizzare la “forza” dell’estratto.

In realtà le cose sono un pò più complesse.
Intanto, questi due elementi, li ritroviamo nella pianta fresca, nella loro versione acida THCA e CBDA, e devono essere “attivati” per dar luogo ad una azione all’interno dell’organismo. Insieme a questi due, troviamo anche qualche altro centinaio di sostanze, tra cui i terpeni (responsabili del caratteristico odore), altri cannabinoidi, degli alcaloidi, clorofille, lignina, etc…
Tutto questo per sottolineare come, nonostante le semplificazioni, è molto probabile che l’effetto degli estratti sia dovuto all’insieme delle azioni di tutti i componenti, piuttosto che dei soli primi due (che sono i più famosi), dando luogo al cosiddetto effetto entourage.

Ma torniamo al nostro olio:

  • Se estraggo una certa quantità di pianta, con l’olio di oliva, avrò un prodotto (un olio) ad una certa concentrazione (nota, perché esaminata con opportuni strumenti) di THC o CBD. La concentrazione può essere diversa se si utilizza solo Bedrocan; solo Bediol o anche una miscela delle varietà di cannabis legalmente disponibili (es. Bedrocan + Bedrolite).
  • Se estraggo la stessa quantità di pianta utilizzando altri solventi, avrò un prodotto (una resina) che a parità di concentrazione avrà un volume molto più piccolo. Questo perché, al contrario dell’olio di oliva (e dell’acqua, “scartata” prima nell’articolo) gli altri solventi saranno stati fatti evaporare, al fine di ottenere dalla pianta solo quello che ci serve. Ciò consente di ottenere un estratto più concentrato, ma in quantità più piccole (a seconda dei pesi di piante e solventi, naturalmente).

Che cosa fa l’olio di cannabis?

L’olio di cannabis ha una vasta gamma di effetti sulla salute, ed è stato collegato ad uno svariato numero terapie per vari problemi di salute, che vanno da emicrania e stress, a dolori severi (anche oncologici), al parkinson e alla SLA, sino anche alle malattie epatiche. Diverse fonti riportano di un’attività di prevenzione di alcuni tumori, o anche di cura di queste patologie, ma molte ricerche sono ancora da compiersi in questo ambito, prima di poter dare risposte più concrete.

Come si prepara?

Su internet, esistono una molteplicità di testi/video al riguardo. La quasi totalità, ha in comune delle attrezzature ed una metodica scadente; in altri, metodi fintamente scientifici…
L’estrazione in olio non avviene per semplice macerazione, come potrebbe avvenire nella preparazione di un oleolito (vd figura accanto).

Dato che in questo sito, valutiamo preparazioni di Cannabis terapeutica, è obbligo sottolineare che l’ olio di cannabis terapeutico, preparato dal Farmacista, non ha nulla a che spartire o di paragonabile con un olio di cannabis preparato “in casa” (o acquistato (il)legalmente in altri modi).
Si tratta, infatti, di un farmaco realizzato utilizzando Cannabis di grado farmaceutico, quindi molto più pura e ricca in THC (tetraidrocannabinolo) o CBD (cannabidiolo), oltre che a concentrazione nota, perché ciascuna preparazione è analizzata e titolata come prescritto dalla legge (D.M. 9/11/2015).

Gli estratti ottenuti tramite alcool purissimo (etanolo 96°) o olio di oliva (purificato di grado farmaceutico) da infiorescenze femminili di Cannabis essiccate, prevedono l’uso di specifiche attrezzature di laboratorio, nonché l’uso di siringhe sterili e (opzionalmente) filtri in micropore che permettono di ottenere un olio sterile e microbiologicamente puro, tale da poter essere ingerito tal quale o incorporato in diversi preparati (se, realizzato in cappa biologica, ad esempio, può essere usato per produrre colliri sterili -utili contro il glaucoma-).

Per prepararlo si possono utilizzare diversi metodi riportati in articoli scientifici (Romano- Hazekamp; Cannazza et al.; metodica Sifap) e tutti hanno in comune la standardizzazione delle procedure e la ripetibilità rigorosa, che consente di ottenere delle concentrazioni quanto più simili tra loro.
Giusto per fare un esempio, il famoso olio di Rick Simpson (che è in realtà una resina) ha dato spunto ad alcuni studiosi, per compiere valutazioni sull’uso di diversi solventi e temperature, al fine di ottenere i migliori rendimenti finali possibili.

Quali sono i vantaggi dell’olio, rispetto ad altre formulazioni a base di Cannabis?

Rispetto agli estratti acquosi, ottenuti per decozione di filtri o capsule apribili, gli aspetti positivi di questo prodotto sono molteplici:
  • Come già detto gli estratti della pianta, avendo affinità per i grassi, si estraggono molto meglio con l’olio che con il decotto acquoso. Quindi la concentrazione dei principi attivi nel prodotto finale sarà 5-10 volte maggiore rispetto a qualsiasi estratto in acqua.
  • Non c’è bisogno di effettuare la preparazione ogni volta, risparmiando molto tempo (ed errori di metodica). Quindi gli orari di assunzione saranno molto più semplici da rispettare.
  • Data la resa (in mg/ml) del prodotto, i costi complessivi della terapia saranno inferiori. Come detto, dallo stesso quantitativo di infiorescenze, si estrarranno maggiori quantitativi di principi attivi. E, a secondo del numero di gocce da assumere, i flaconi potranno avere una durata anche di 45-60 giorni (in questo caso è meglio conservarlo in frigo, per prevenire una qualsiasi degradazione dei principi contenuti).

Per le resine, valgono le stesse considerazioni, per quanto si deve valutare che, per ottenere quantità ragionevoli di estratto si dovranno utilizzare quantitativi superiori di pianta (ricordiamo che si ottengono soluzioni molto concentrate) e quindi l’esborso sarà inizialmente maggiore che per l’olio.

 Come si usa l’olio di Cannabis?

Chiaramente solo il Medico qualificato, può esprimere un giudizio sui milligrammi (e quindi di gocce) che ogni persona deve assumere per ottenere l’effetto desiderato, a seconda dei sintomi e della patologia da trattare.
Il calcolo delle gocce è comunque semplificato dal fatto che la concentrazione di ogni goccia è nota (per i motivi già spiegati), il che consente di assumere una quantità precisa di medicamento, ogni volta che ce ne sia la necessità.

Per quanto riguarda la posologia dell’olio di cannabis, ai pazienti viene raccomandato di iniziare SEMPRE da 1-2 gocce 1 volta alla sera per poi incrementare man mano e raggiungere così la dose ottimale (in base alle necessità si possono arrivare ad assumere 10, 20, 50 e più gocce al giorno).

In conclusione

  • In farmacie opportunamente attrezzate, è possibile far preparare estratti a base di Cannabis, di una qualsiasi delle varietà legalmente importate dall’Olanda o di quella (FM2) prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare Italiano.
  • Gli estratti più concentrati sono certamente quelli prodotti con solventi diversi dall’acqua, la cui preparazione è facile in ambiente domestico, ma la cui resa in componenti attivi è scarsa.
  • Le gocce di olio o olio/resina preparate in Farmacia, sono un farmaco a tutti gli effetti. Il dosaggio, opportunamente definito, corrisponde ad una dose di medicamento, alla stregua di qualsiasi farmaco industrialmente prodotto.

Se hai dei dubbi o semplicemente per chiedere ulteriori informazioni, puoi contattarmi compilando il form qui sotto.

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